21 aprile | NEWS
Come il coronavirus cambierà i negozi e il modo di fare shopping
La pandemia non ucciderà i pop-up shop, ma ecco come li rafforzerà
Il mondo del retail si sta evolvendo e non solo a causa del coronavirus. Negli ultimi anni, il settore è stato trasformato dalla crescita del commercio elettronico, dai social e dal conseguente cambiamento delle aspettative dei clienti. Questi fattori, uniti all'aumento degli affitti, hanno indotto alcuni brand e rivenditori a puntare sui pop-up shop – negozi a tempo”esperienziali”, caratterizzati spesso da una maggiore interattività rispetto a quelli tradizionali.
La pandemia ha messo a dura prova la vendita al dettaglio tradizionale, costringendo gli store fisici non essenziali a chiudere temporaneamente. Molte aziende hanno purtroppo dichiarato fallimento e molte altre si sono battute per la rinegoziazione dei canoni d’affitto.
Ora che ci sarà una maggiore reticenza a firmare contratti di locazione a lungo termine, i temporary stores diventeranno ancora più popolari.

In più, se consideriamo la crescente digitalizzazione nel panorama del commercio, negli ultimi anni, e l’accelerazione di questo processo indotta dal lockdown, possiamo prospettare un uso più capillare di modelli temporanei per testare la risposta di una presenza fisica e creare un'esperienza unica e su misura per il mercato locale. Probabilmente il digitale stesso diventerà una componente più significativa dell'esperienza pop-up e l’integrazione tecnologica al retail fisico giocherà un ruolo fondamentale per non far dipendere le vendite al 100% dal solo traffico pedonale.
L’utilizzo dei moderni strumenti digitali e la creatività saranno la chiave per attirare nei negozi anche i clienti che hanno acquisito maggiore confidenza con lo shopping online durante la pandemia. I brand dovranno quindi ripensare a come sarà l’esperienza in negozio: presumibilmente consisterà più in lanci di nuovi prodotti, servizi di personalizzazione o offerte temporanee. Durante il periodo di chiusura, diversi marchi hanno cercato di generare buzz con i pop-up online [qui vi abbiamo parlato del digital pop-up shop di Ted Baker] e l’innovazione in questo settore è lo strumento che sicuramente continuerà a dare slancio alle vendite anche dopo il coronavirus.